vive nascosta tra cupe foreste, tra alberi e venti si aggira funesta; quando la vidi lei si sedeva, vicino il sentiero e non sorrideva; |
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cosa pensava io non capivo, e la chiamai, incuriosito; e mentre attendevo lei si voltò, cadde il suo velo e mi guardò; |
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fermo restai, pensando a nulla, così io vidi come era bella; poi si girò, alzò il viso, verso la luna, lieve sorriso; feci lo stesso ma ero impaziente, la guardai nuovamente ma non c’era più. |
15/6/2005